Filippo Lanza stamattina negli studi di Radio Dolomiti per la prima puntata della trasmissione "Fuoricampo - il volley parlato"

Foto trentinovolley.it

Trento, 8 ottobre 2014

 

La prima puntata stagionale di “Fuori Campo – il Volley parlato”, in onda stamattina sulle frequenze di Radio Dolomiti, ha messo al centro dell’attenzione Filippo Lanza. Il giovane martello di posto 4 cresciuto nel settore giovanile della Trentino Volley e ben presto arrivato a giocare anche in Nazionale ha risposto alle domande che gli ascoltatori gli hanno proposto via sms ma non si è nemmeno sottratto ad un proclamo in viste dell’imminente stagione.
Non sentiamo alcun tipo di pressione perché stavolta non siamo noi la squadra da battere ma al tempo stesso addosso abbiamo una grandissima voglia di vincere – ha spiegato durante la chiacchierata di mezzora in compagnia di Gabriele Biancardi - . Il nostro punto di forza dovrà essere necessariamente il gruppo perché in uno sport come la pallavolo la coesione, l’unione di intenti viene prima di qualsiasi aspetto tecnico. Da questo punto di vista mi sento di dire che siamo messi piuttosto bene: ogni giorno in palestra lavoriamo sodo ma col sorriso. Vogliamo fare una grande stagione. Sulla carta ci sono quattro squadre più forti di noi, fra cui sicuramente Macerata e Piacenza, ma a queste vorrei aggiungere anche una outsider di lusso che potrebbe essere Verona. Già nelle prime amichevoli sin qui giocate ha dimostrato di poter vincere contro compagini di rango come la Copra Ardelia e Modena; la Calzedonia non andrà perciò assolutamente sottovalutata. Saremo in corsa non solo per la SuperLega ma anche per la Coppa CEV, manifestazione che mi stuzzica perché prima d’ora non l’ho mai giocata e perché le squadre europee in corsa sono tante e valide. La formula che prevede sempre sfide d’andata e ritorno ad eliminazione diretta inoltre conferisce ancora più fascino”.
Rispetto a due stagioni fa il mio rapporto con Stoytchev è inevitabilmente cambiato, perché ora ho addosso sicuramente più responsabilità – ha risposto a precisa domanda Pippo - . Rado mi sta dedicando tantissime attenzioni, mi consiglia spesso e adesso c’è molto più dialogo. Ovviamente mi fa molto piacere, così mi sento ancora più al centro del progetto. Sin qui in amichevole ho sempre giocato come primo schiacciatore, un ruolo che mi piace perché mi permette di attaccare in una rotazione in fase di cambiopalla anche da posto 2 – posizione che mi piace particolarmente”.

 

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